martedì 10 maggio 2011

ITALIETTA

L'Italia è un paese membro del G8, dell'UE, dell'Onu e ha strettissimi legami con gli USA, la nazione più potente della Terra. Siamo quindi un  paese che nel panorama internazionale dovrebbe avere molto peso nelle decisioni da prendere e invece ultimamente si trova sempre relegata in fondo e non viene minimamente considerata a livello diplomatico (come ha eccellentemente dimostrato Wikileaks). Perchè? In fondo non è sempre stato così: pensiamo a politici italiani stimatissimi anche a livello europeo come Emma Bonino e Romano Prodi  che hanno ricoperto importanti incarichi nell'UE. E allora cosa è successo ultimamente? Ebbene, la mia opinione è che a rovinare la nostra immagine internazionale sia stato il "miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni" (stando a quanto detto dal legittimo interessato) che ha collezionato una serie di gaffes allucinanti e imbarazzanti per tutti, tranne che per lui, ovviamente. Ha definito un "kapò" il presidente del Partito Socialista Europeo Martin Schulz nel 2003, ha fatto "cucù" da dietro una colonna alla cancelliera tedesca Merkel, ha definito Obama "giovane e abbronzato", ha stretto legami con dittatori come Putin, Lukashenko e Gheddafi. Ecco, prorio il rapporto con il raìs libico ha, secondo me, dato il colpo di grazia all'iimagine del nostro paese: lo abbiamo accolto nel nostro paese come un grande capo di governo, gli abbiamo fatto piantare la sua tenda a Roma, gli abbiamo fatto fare il suo spettacolino da baraccone con i cavalli, gli abbiamo offerto 500 belle ragazze per una lezione sul Corano (pare addirittura che sia riuscito a convertirne qualcuna! sarà il fascino del beduino...).  Ma il bello è che, nemmeno un anno dopo, Gheddafi è diventato il nostro peggior nemico anche  se mentre massacrava civili in Libia Berlusconi diceva : "Non lo voglio disturbare". E' quindi logico che le altre nazioni ci guardino con sospetto e come se fossimo lo zimbello della comunità internazionale. Siamo diventati una povera Italietta conosciuta nel mondo solo per il suo istrionico e disinibito premier puttaniere collezionista di figureacce colossali  e per i suoi rapporti con dittatori assassini e criminali. Speriamo che il danno non sia irreparabile e che, una volta che il Caimano se ne sia andato (prima o poi accadrà, vedrete!), il nostro paese possa tornare a dire la sua nelle decisioni internazionali.           



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